Concerto natalizio per il dono della famiglia (2014)


I piccoli “grandi” bambini del catechismo, insieme al Cenacolo “Maria Consolatrice”, hanno lodato e ringraziato il Signore per il dono della famiglia con un concerto sotto lo sguardo tenero e materno della Madre della Consolazione.

E’ stato un momento emozionante e intenso, maturato con dedizione, pazienza e partecipazione, ma anche un evento che conferma il cammino spirituale di grandi e piccoli, uniti nella gioia della preghiera, del canto e della crescita, abbracciati stretti stretti a Maria, Lei che è l’indiscussa Stella della famiglia.

La serata presentata magistralmente dal diacono Pasquale Cuzzilla e diretta sapientemente dal maestro Giuseppe Agostino, gradita novità del coro del Cenacolo, è stata un’occasione sublime per ricordare e mantenere viva la gioia del Natale, dando spazio proprio ai bambini, protagonisti della purezza e della gioia per eccellenza. Il loro “timore” è durato pochi secondi. Infatti è bastato solo un cenno incoraggiante del direttore per farli “incarnare”, con disarmante naturalezza e ispirazione, nel grande evento; e alla dolcezza di “A Natale puoi” è seguita l’esplosione di felicità in "Buon Natale bambini" e la spontaneità nell’affrontare il testo multilingue di "Buon Natale in allegria".

Anche il cuore del Cenacolo era occupato ad affrontare l’emozione di un classico senza tempo come l’"Adeste fideles", realizzato a cappella. La vera sorpresa è stata quella di lasciar tutti con il fiato sospeso durante il brano "Signore del cielo", con il battito di mani finale che ha anticipato e caricato la maestosità dell’esecuzione del “Minuit chrétiens” e la spontaneità di  quelle voci che pian piano hanno iniziato ad intrecciarsi in un impeto d’amore e di perfetta unità, senza mai staccarsi, plasmandosi con vibrante forza nel ritornello e coinvolgendo anche la tastierista, Daniela.

I due cori si sono ricongiunti e hanno concluso la serata sulle note del tradizionale “Tu scendi dalle stelle” proprio davanti al suggestivo Presepe, abbracciato all’altare della Parola e dell’Eucaristia, tanto da sembrare un tutt’uno con Cristo che si dona all’umanità nell’incarnazione e nella sacramentale offerta della sua vita per la sua salvezza.

A questo punto ha preso la parola il parroco padre Giuseppe, il quale, dopo aver ringraziato tutti coloro che si sono prodigati per la realizzazione di questo straordinario momento di lode e di ringraziamento al Signore per lo straordinario dono della famiglia, ha annunciato anche il tenero abbraccio verso la Madre della Consolazione rappresentato dal piccolo Francesco Riso, eseguendo il canto “Vergine bella e santa” con una sorprendente naturalezza e compartecipazione che ha emozionato tutti i presenti. Tale singolare omaggio è stato sorretto e condiviso dal Cenacolo e dai genitori e familiari dei bambini, i quali non hanno resistito alla tentazione di unirsi al canto.

La giusta ciliegina sulla torta di un anno vissuto intensamente, com’era giusto che fosse, l’Anno pastorale della Fede, e anche il modo migliore per celebrare l’Anno della Carità 2013-2014.

Ogni attività proposta e svolta dal Cenacolo “Maria Consolatrice”, sin dalla sua nascita, sotto l’affettuosa e disponibile mano di padre Giuseppe Sinopoli, ha sottolineato, e continua a farlo, la bellezza e l’importanza del servizio e dell’amore verso Dio e verso tutti gli uomini, rispondendo sempre positivamente con un “Sì” alla condivisione di momenti spirituali e formativi, andando oltre le fragilità e i limiti umani comuni che necessitano un costante affidamento all’Amore teneramente materno e protettivo di Maria, e rifugiandosi sempre più nella preghiera comunitaria per affrontare, accettare e superare ogni ostacolo.

Alla preghiera si sono accompagnati, orme di un sostanziale itinerario spirituale verso la santità, l’ascolto della Parola di Dio e la catechesi, per rendere più “vitale” e “testimoniale” l’Eucaristia.

Altri momenti importanti, che hanno qualificato l’esperienza del Cenacolo, sono stati la devozione sabatina del santo Rosario, l’animazione liturgica dei canti nelle celebrazioni in Basilica, su richiesta, e in qualche altra Parrocchia - ricordiamo ancora con emozione l’animazione dei canti durante la santa Messa natalizia al CEDIR con Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini – e la disponibilità dello stesso gruppo per l’animazione di altre celebrazioni ecclesiali.

Il giovane virgulto della Madre della Consolazione prosegue il suo cammino di fede, speranza e carità, con lo sguardo fisso al Quadro della Basilica, cresce, cercando, giorno dopo giorno, di mettere in pratica gli insegnamenti di padre Giuseppe che da sempre trova il modo di andare incontro ai bisogni e alle necessità di tutti, aprendo le porte dell’Eremo senza mai negarsi, anche in orari poco pratici, accogliendo e affrontando caritatevolmente e con amorevole attenzione ogni difficoltà.

Accostati costantemente all’altare, i Cenacolini continuano ad arricchirsi con la preghiera, ad alimentarsi sedendo alla mensa della Parola e dell’Eucaristia, trovando nel canto la gioia dell’incontro e del confronto intimo con Dio, incontro che non deve essere necessariamente perfetto, accademico, bensì genuino e spontaneo, perché deve imparare a rispondere, a cuore aperto, all’affetto limpidamente forte di Maria, la Mamma nella quale tutti confidiamo senza timore per una conversione e un’evangelizzazione umile, concreta e profetica.

                                                                                               Labate Daniela




E griramulu cu tuttu u cori:
Oggi e sempri Viva Maria!



  Dal Concerto Natalizio


   
Il Presepe (video)










"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".