19/06/2009
Apertura Anno Sacerdotale nella nostra Diocesi: Messaggio dell’Arcivescovo
 
A tutti i fedeli della Diocesi

Carissimi fratelli e sorelle,
                                       sta ormai per concludersi (il 29 giugno p.v.) l’Anno Paolino indetto dal Papa Benedetto XVI per ricordare il bimillenario della nascita del grande Apostolo delle genti.
     Non è questo, però, il momento di fare una verifica sui frutti derivati dalla celebrazione del suddetto anno. La faremo in altra occasione.
     Adesso Vi scrivo per rivolgervi un altro invito: quello di celebrare l’Anno Sacerdotale, che lo stesso Pontefice ha voluto per ricordare il 150° della morte del Santo Curato d’Ars.
     Lo stesso Benedetto XVI ha stabilito che fosse inaugurato nella festa del Sacro Cuore di Gesù, il 19 giugno p.v.
     Tema di riflessione per questo anno sarà: “Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote”.
     Nel suo discorso alla Plenaria della Congregazione per il Clero col quale indiceva l’ Anno Sacerdotale, il Sommo Pontefice ha voluto sottolineare i seguenti aspetti che dovranno essere sempre tenuti presenti:
          
          1. Il ministero presbiterale deve essere considerato nella sua dimensione missionaria radicata nel sacramento dell’Ordine.
Ciò significa che il presbiterato non è un semplice ufficio affidato a dei collaboratori, ma “nasce dalla sua configurazione sacramentale a Cristo capo”.

          2. La risposta del presbitero comporta “una necessaria, anzi indispensabile, tensione verso la perfezione morale, che deve abitare ogni cuore autenticamente sacerdotale”.
     In questo addirittura il Papa fa consistere il motivo che lo ha spinto ad indire l’ Anno Sacerdotale: “Proprio per favorire questa tensione dei sacerdoti verso la perfezione spirituale dalla quale soprattutto dipende l’efficacia del loro ministero, ho deciso di indire uno speciale «Anno Sacerdotale»”.

          3. Sono quattro poi le caratteristiche proprie del sacerdozio presbiterale, sottolineate dal Sommo Pontefice per indicare la missione del prete nella Chiesa: si tratta, Egli dice, di una missione ecclesiale, comunionale, gerarchica e dottrinale.

          4. Il Papa, infine, sottolinea, come le riflessioni sul sacerdozio ministeriale non possono non essere poste sotto la luce della centralità di Cristo.

Carissimi fratelli e sorelle,
                                        non è il caso di soffermarci ora sulle indicazioni suggeriteci dal Sommo Pontefice, avremo tutto l’anno per farlo, vorrei ora indicare soltanto un pericolo che dovremmo evitare, che è quello di ridurre il presbiterato a semplice management.
     Tale pericolo può essere evitato se si comprende e si spiega adeguatamente ai fedeli il radicamento sacramentale della missione del prete.
     Purtroppo anche oggi molti fratelli considerano i preti come persone appartenenti ad un gruppo di imprenditori che essendo occupatissimi non hanno tempo per ascoltare, confessare, visitare le famiglie, etc.
     Per molti preti, poi, la priorità viene data alle molte opere da fare, alle cose da organizzare, alle realtà appariscenti…
     Trattando della mobilità del presbitero, spesso i fedeli laici sono spinti ad opporsi alle disposizioni del Vescovo proprio perché guidati dalla loro idea del prete manager.
     È pertanto una grande benedizione del Signore quella di aver ispirato Benedetto XVI ad indire l’ Anno Sacerdotale dal quale ci auguriamo che tante grazie vengano non solo sui presbiteri, ma su tutta la Comunità ecclesiale.
     Inaugureremo in Diocesi tale anno il 19 giugno p.v. celebrando la festa del Sacro Cuore di Gesù dalle Suore della Visitazione ad Ortì.
Invito perciò tutti i sacerdoti a concelebrare con me alle ore 18 ed iniziare così insieme un cammino di autentico rinnovamento che certamente tanti buoni frutti porterà nella nostra amata Arcidiocesi.

     Reggio Calabria, Solennità della SS. ma Trinità, 7 giugno 2009
+ Vittorio Mondello
Arcivescovo Metropolita
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".