Domenica delle Palme e della Passione di nostro Signore Gesù Cristo (2011)
 
Una grande folla, venuta per la festa, acclamava:
Benedetto colui 
che viene nel nome del Signore!
Osanna nell’alto dei cieli!


Con la domenica della palme incomincia la grande Settimana Santa, che culmina nel Triduo Pasquale, centro di tutto l’anno liturgico.

Sia anche per noi il centro della nostra esperienza di fede, immergendoci con umiltà e totale abbandono in questo grande mistero, chiedendo a Gesù la grazia di seguirlo e di rimanere nel suo amore.

Con Cristo, entriamo in Gerusalemme e, come i fanciulli e la folla di allora, tra canti di osanna e di giubilo, portiamo nelle mani i ramoscelli d’ulivo e le palme, riconoscendoLo come nostro Signore e nostro Re.

Lasciamo accompagnare dalla Vergine della Consolazione in questo grande mistero di salvezza, vivendo intensamente quanto il Signore ci chiede di essere e di testimoniare.

Volgiamo lo sguardo a Colui che abbiamo trafitto e meditiamo la sua passione per trarre da essa salutare insegnamento feriale per partecipare alla gloria della sua resurrezione. E

con gli angeli e i fanciulli
gridiamo la nostra fede;
acclamiamo Cristo che vince la morte:
Osanna nell’alto dei cieli!


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"Ecco il nostro Re!"
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".