Giovedì santo (2013): Dono d’amore e di servizio

Il Giovedì Santo Gesù ha istituito, come dono d’amore e di servizio, i sacramenti dell’Eucarestia e del Sacerdozio.

"Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine".

Poi, "si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cin
to. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai più tardi".

Gli disse Pietro: "Tu non mi laverai i piedi in eterno!". Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte don me". Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!". Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti". Sapeva, infatti, chi l’avrebbe tradito...

Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi" (Gv 13,1-15).
 

Durante la quaresima, abbiamo ascoltato accorata l’esortazione: Ecco ora il momento favorevole... convertitevi e credete al Vangelo.

Fratelli e sorelle, oggì è giunta la nostra ora di passare dal peccato alla grazia, da una fede di sacrestia ad una fede "di strada" per testimoniare l’amore di Cristo in noi e per noi e farci dono d’amore e di servizio a tutti i fratelli e le sorelle, senza distinzione di pelle, cultura, credo. E lavare loro i piedi, condividendo ciò che siamo e ciò che abbiamo, con immensa misericordia, e facendoci carico, con cuore stracolmo, d’amore dei loro bisogni e delle loro attese. Come Gesù.

Essere dono "eucaristico e sacerdotale" soprattutto a coloro che sono abbandonati, emarginati, ultimi...

Dobbiamo sentire l’odore del disagio e della vera povertà e portare il profumo dell’amore misericordioso e della presenza, viva e operante, di Gesù. Forse non tutti siamo puri. Questo non ci deve spaventare. Anzi ci deve incoraggiare a lasciare il cattivo odore del peccato, riconoscendolo e affidandolo alla bontà senza limiti di nostro Signore.

Così saremo liberi e pronti per fare tra di noi e con gli altri come ha fatto Gesù per noi.

"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".