4° Sabato (22 Agosto 2009)
“L’invocazione della Madonna della consolazione – ha esordito p. Stefano - fa parte dell’identità del popolo reggino, che la nomina nella preghiera e soprattutto nelle circostanze dolorose della vita. Così io ricordo la notizia che passava di bocca in bocca alla fine della seconda guerra mondiale (nel 1944 circa): «Maronna da cunsulazioni, scunquassaru uportu i Riggiu!».
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"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".