Dall’osanna esultante e benedizionale all’urlo sprezzante del crucifigge
La liturgia di oggi evidenzia il passaggio dall’esperienza del pellegrinaggio osannante all’esperienza del calvario nell’orto del Getsemani e sul Golgota. Un passaggio brusco che ne sintetizza, in una seguenza molto densa, l’ultima settimana della vita terrena del Cristo, ponendo, nel contempo, in risalto la grande fragilità umana, incapace di cogliere l’occasione favorevolissima per dare una svolta decisiva alla sua vita. E invece si ritrova a rinnegarsi e a tradire il suo Salvatore, dopo qualche giorno, passando dall’osanna esultante e benedizionale - significato anche con la formazione di un tappeto di mantelli, a cui prendono parte pure i bambini - al grido sprezzante del crucifigge.
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Domenica delle palme (2010)
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Domenica delle palme (2010)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".