Giovedì Santo: Altare della reposizione
La celebrazione della liturgia del Giovedì Santo, sostanziata dalla Pasqua liturgica di Cristo, dalla lavanda dei piedi, dalla riconciliazione e dall’istituzione dei sacramenti, ha avuto continuità nella veglia di adorazione Eucaristica, individuale e comunitaria, che si è protratta per tutta la notte, fino alla preghiera dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi.
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"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".