Statuto

Lo Statuto, qui di seguito pubblicato, è stato approvato con Decreto da Sua Ecc. Rev.ma Mons. Fortunato Morrone, Arcivescovo Metropolita della Chiesa di Dio che è in Reggio Calabria-Bova, il 21 novembre 2022. 
 

“O Maria Consolatrice, Madre tenerissima, tu che nel cenacolo hai invocato, assieme agli apostoli, il dono dello Spirito Santo, 

promesso dal tuo Figlio, fa che il tuo cuore sia il mio cenacolo 

dove mi insegni ad essere preghiera vivente nella contemplazione 

dell’amore misericordioso che si spezza nel dono della Parola e dell’Eucaristia. 

Aiutami ad esprimere in ogni mio palpito, in ogni mio gesto e in ogni mia parola 

il cantico del tuo Magnificat” (fg).

 
 


 

Art. 1

 

Il Cenacolo “Maria Consolatrice” è costituito presso la Parrocchia basilicale “Beata Vergine della Consolazione”, all’Eremo dei Cappuccini in Reggio Calabria.
 

Esso si vuole porre, con cuore umile e docile, in continuità con la fervente devozione che i nostri antichi padri, frati cappuccini (tra i quali il ven. padre Gesualdo) e popolo reggino, hanno nutrito verso la Vergine Maria, fino ad eleggerla a Patrona e Protettrice della Città dello Stretto.

 

Il Cenacolo viene regolato dai contestuali canoni del Diritto Canonico e dalle disposizioni dell’Autorità ecclesiastica diocesana.

Art. 2

 

Il fine principale, costitutivo ed essenziale del Cenacolo è la promozione della devozione e del culto della Madre della Consolazione, secondo le direttive della Chiesa, facendone un modello della propria vita. 

Ne deriva l’impegno di sensibilizzare nella comunità cristiana e civile i valori della famiglia, sul modello della famiglia di Nazareth, della pace, del perdono, della misericordia, della gioia dello stare insieme, nell’ascolto e nel farsi dono soprattutto a chi è più abbandonato ed emarginato, della custodia del creato e della cultura della legalità.

 

Onde rendere più credibile ed efficace tale ministero diaconale occorre farsi guidare dalla Parola biblica, dal magistero della Chiesa, dalle testimonianze umane e cristiane di san Francesco d’Assisi e dei suoi figli, tra i quali il ven. padre Gesualdo.

Art. 3

 

Gli iscritti si prodigano nel promuovere in se stessi e negli altri la gioia di “essere” e “sentire” con la Chiesa universale, perché essa possa assolvere, accompagnata dalla Beata Vergine Maria, madre della Chiesa, al ministero apostolico di condurre l’universo umano a Cristo in modo che si faccia “un solo gregge e un solo pastore” (Gv 10,16).

Art. 4

 

Al Cenacolo vi possono aderire, mediante domanda scritta, tutti i fedeli che intendono far proprio nella concretezza della vita, infuocati e fortificati dallo Spirito Santo, l’esempio della primitiva comunità cristiana, la quale era assidua:
       - nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli;
       - nell’unione fraterna;
       - nella frazione del pane;
       - e nelle preghiere (cfr. At 2,42).

Art. 5

 

I componenti del Cenacolo s’impegnano, pertanto, nella cura premurosa della loro formazione umana, spirituale, liturgica e pastorale, partecipando agli incontri mensili curati dal parroco o da un sacerdote a ciò delegato, con il quale concordano i momenti di approfondimento evangelico-dottrinale secondo un itinerario di catechesi aperto a mirate iniziative di evangelizzazione e di carità sul territorio, in perfetta sinergia con il piano pastorale della Chiesa nazionale, regionale, particolare e foraniale.

Art. 6

 

Tutti gli iscritti al Cenacolo diano gioioso esempio di:
      a)  zelante partecipazione - per essere lievito e fermento non solo nella propria comunità ecclesiale, ma ovunque essi vengano chiamati - alla santa Messa festiva; - alla santa Messa per la guarigione dei malati il 28 di ogni mese, invocando l’intercessione della Madonna e la preghiera del venerabile padre Gesualdo per ottenere dalla bontà divina il miracolo che manca alla sua beatificazione, recandosi, a conclusione della sacra azione liturgica, alla tomba per l’invocazione della glorificazione del venerabile; all’adorazione Eucaristica mensile; e alle più significative ricorrenze mariane e francescane;
      b)  attenta e docile lettura della Parola di Dio;
      c)  filiale venerazione alla Madre della Consolazione con la recita sabatina del Rosario meditato e, al termine, la preghiera di Affidamento alla Vergine Consolatrice, divulgandone il culto sul territorio con convegni, mostre e conferenze, e nelle case, soprattutto in quelle segnate dalla sofferenza e dalla solitudine, con la recita del Rosario meditato e con iniziative di condivisione fraterna e di spiritualità;
      d)  compassionevole promozione delle opere di misericordia corporale e spirituale, specie verso le persone più bisognose e più sole.

Art. 7

 

Al fine di animare con decoro e competenza i canti durante le sacre azioni liturgiche, le Veglie di preghiera e la recita del Rosario meditato, il Cenacolo converrà in Basilica o in luogo idoneo, indicato dal Parroco, per le rispettive prove almeno due giorni la settimana (dalle ore 20.45 alle ore 22.30-23.00), salvo che i componenti non concordino - a secondo del tempo liturgico o di specifiche ricorrenze ecclesiali o istituzionali - diversamente, e cioè portando, settimanalmente, a tre giorni o ad un sol giorno le prove dei canti.

 

Assolte le prove dei canti, si reciti la Compieta e subito dopo, volgendo tutti lo sguardo verso l’immagine della Vergine consolatrice, si preghi il Padre nostro per le persone che soffrono nel corpo e nello spirito, e per le famiglie in difficoltà.

Art. 8

 

I Cenacolini devono vivere e operare all’interno della Comunità di appartenenza partecipando alla sua vita.

 

Siano generosi nel condividere le proprie attività e la spiritualità con gli iscritti al Rinnovamento nello Spirito (RnS), all’Ordine Francescano Secolare (Ofs) o con altri Gruppi parrocchiali e di altre Comunità ecclesiali, non solo cittadine, nonché con l’Associazione Portatori della Vara “Madonna della Consolazione”. Ugualmente si mostrino umili e lieti nel volere accogliere e condividere le loro specifiche attività carismatiche.

 

 Ad ogni nuovo aderente, al momento dell’iscrizione, viene consegnato un apposito fazzoletto, una medaglietta, con impressi l’immagine della Vergine Consolatrice e il ven. padre Gesualdo, una corona del santo Rosario e il libretto “Con Maria Madre della Consolazione”.

 

Le corone del Rosario, le medagliette e i fazzoletti vengono benedetti, secondo il rito della santa Romana Chiesa, e consegnati ai neo Cenacolini, dal Presidente celebrante durante la santa Messa delle ore 23.00 del venerdì vigiliare la discesa del venerato Quadro della Madonna in Città.

 

Subito dopo la consegna della corona del Rosario, della medaglietta e del fazzoletto ai neo Cenacolini, si rinnova, da parte di tutti gli aderenti, la promessa con la preghiera di Affidamento alla Vergine Consolatrice.

 

Ogni iscritto ha l’obbligo di indossare i segni distintivi dell’appartenenza al Cenacolo sia quando si partecipa alle celebrazioni liturgiche e religiose, che quando si intende condividere, in forma istituzionale, eventi di approfondimento socio-storico-culturale della devozione e del culto della Vergine Consolatrice.

 

I nomi degli aderenti al Cenacolo vengano scritti in apposito Registro, riportando anche le notizie domiciliari-anagrafiche e il numero telefonico.

Art. 9

 

I Cenacolini che non se la sentono - per ragioni personali, familiari e professionali - di impegnarsi in tutti e tre i carismi, e cioè: a) catechesi; b) preghiera; e c) canto, possono optare per due o anche uno di essi, assicurandone però la fattiva partecipazione.

Art. 10

 

Il Cenacolo ha un proprio Consiglio Direttivo di animazione e servizio, così composto:

 

- Presidente;
- Segretario con delega di addetto alla preparazione e distribuzione del materiale occorrente per la liturgia e le varie attività;
 

- Consigliere con delega di addetto alla preparazione e distribuzione del materiale occorrente per la liturgia e le varie attività;
 

- Consigliere con delega di addetto stampa;
 

- Consigliere con delega di addetto alle prove ed esecuzione canti.

 

 

Il presente organico resta in carica quattro anni, terminati i quali si indicono le elezioni nei tempi e nei modi concordati con l’Assistente spirituale, nel corso di un Direttivo, e secondo i canoni della maggioranza assoluta nei primi due scrutini, mentre al terzo basta la maggioranza relativa. In caso di parità, si fa il ballottaggio fra i due che hanno riportato più voti. Nell’eventualità di ulteriore parità di voti, si considera eletto il Cenacolino più anziano di iscrizione.

 

Il Presidente ha il compito di animare e mantenere in letizia la comunione e la condivisione del Cenacolo, informando gli iscritti, mediante avvisi multimediali, di ogni impegno, precisando luogo ed orario e, possibilmente, il programma. Il Presidente svolge anche il ruolo di portavoce del gruppo e lo rappresenta in tutti gli eventi parrocchiali, foraniali, diocesani e cittadini, dandone poi ragguaglio fedele e dettagliato agli iscritti.

 

Il Segretario ha il compito di collaborare con il Presidente nello svolgimento delle singole mansioni; qualora il Segretario ne fosse impedito, gli subentra il primo consigliere.

 

Il Consigliere con delega di addetto stampa ha il compito di preparare i comunicati stampa, interfacciarsi con i responsabili degli organi di stampa e delle tv locali, preparare i comunicati stampa e articoli per il sito della “Basilica Madonna della Consolazione” e della pagina di facebook “Cenacolo Maria Consolatrice” e consegnarli al Presidente per la pubblicazione.

 

Non appena le condizioni si maturino, è bene pensare anche ad un foglio di informazione riguardo il carisma e le attività del Cenacolo.

 

 Il Consigliere con delega alle attività artistico-musicali ha il compito di guidare le prove dei canti da eseguire durante le sacre azioni liturgiche, le giornate mondiali dell’infanzia, del migrante, del malato, delle missioni, di preghiera per le vocazioni, per la carità del Papa, etc., o altre ricorrenze particolari.

Art. 11

 

La selezione dei canti sia operata secondo le direttive del Magistero ecclesiale e della Commissione Episcopale per la liturgia, rimanendo aperti a qualsiasi nuova proposta, debitamente approvata dalla Commissione liturgica, in modo da rispondere alle giuste pertinenze rituali, divenendo ogni canto “elemento integrante e autentico dell’azione liturgica in corso”.

 

Per incentivare la partecipazione dell’assemblea al canto, è di importanza vitale rispettare i seguenti criteri:


- “la verità dei contenuti in rapporto alla fede vissuta nella Chiesa ed espressa nella liturgia;

- la qualità dell’espressione linguistica e della composizione musicale;
 

- la cantabilità effettiva per un’assemblea media;
 

- e la probabilità che essa possa assumere i canti riconoscendoli parte integrante, o integrabile, della propria cultura” (CEI, Repertorio nazionale canti per la liturgia, Leumann (TO), 2010, II) .

 

Durante la preparazione dei canti e la loro esecuzione si richiede assoluta docilità e spirito profondamente umile nei confronti di chi anima e dirige, avendo costantemente presente che in ogni momento si loda e si prega il Signore, secondo la massima attribuita a s. Agostino: “Chi canta bene, prega due volte”.

 

Prima di ogni azione liturgica, il Presidente o, in sua assenza, un componente il Direttivo, assieme al maestro di canto, sottoponga al Sacerdote presidente della celebrazione liturgico- religiosa l’elenco dei canti previsti.

Art. 12

 

Il Direttivo si riunisce ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno, soprattutto per chiedere ed organizzare l’Assemblea generale. Alle riunioni del Direttivo è bene che vi partecipi l’Assistente spirituale, almeno in quelle più importanti.

 

L’Assemblea generale, da tenersi ogni tre mesi, è sempre presieduta dall’Assistente spirituale. Essa può essere richiesta, in via straordinaria, da almeno un terzo dei componenti del Cenacolo. Scopo principale è quello di una serena ed obiettiva verifica del “fatto” e di rinnovata riproposizione del “fare”, alla luce dell’itinerario elaborato e proposto all’inizio dell’anno pastorale.

 

Sia delle riunioni del Direttivo che delle Assemblee generali si devono stilare appositi verbali, da proporre ai rispettivi organi per la dovuta approvazione, e controfirmare dal Presidente, dall’Assistente spirituale e dal Segretario.

Art. 13

 

Punto di riferimento testimoniale e di comunicazione per i Cenacolini è la pagina di facebook, denominata, appunto, “Cenacolo Maria Consolatrice”.

 

Su questa pagina si evitino pubblicazioni di messaggi, link e immagini che non si contestualizzino con il culto e la devozione della Madonna della Consolazione, la richiesta di preghiere per la glorificazione del ven. padre Gesualdo Malacrinò da Reggio Calabria, con pubblicazione di suoi scritti, e con gli avvisi relativi alle prove di canto e a qualsiasi altro evento liturgico.

 

Sono permessi, con semplicità, sobrietà e serietà, la formulazione di auguri in occasione delle ricorrenze più significative dei tempi liturgici, degli onomastici e dei compleanni, senza tralasciare il giorno in cui si è diventati figli di Dio e membri della Chiesa, degli iscritti al Cenacolo e dei familiari.

Art. 14

 

Ogni Cenacolino è invitato a mettere a servizio degli altri le proprie capacità e i propri carismi, doni gratuiti dello Spirito Santo, per essere servo inutile (cfr Lc 17.10) a gloria e magnificenza del Signore Gesù e per il bene dei fratelli e delle sorelle.

 

Pertanto si metta ogni sforzo a che vengano totalmente eliminati comportamenti ed espressioni verbali non conformi a quanto sopra, potendo in tal caso anche incorrere nell’invito a non far parte più del Cenacolo.

 

Tale eventuale invito viene comunicato per iscritto all’interessato, dopo che il Direttivo, presente il padre Assistente spirituale, abbia constatato l’incompatibilità assoluta con l’identità carismatica e operativa dello stesso Cenacolo.

Art. 15

 

Si programmi ogni anno una giornata di ritiro in un luogo appartato, possibilmente insieme alle famiglie dei Cenacolini, per pregare, ascoltare e meditare la Parola biblica e, alla luce di essa, ripercorrere tutte le fasi dell’itinerario carismatico allo scopo di purificarlo, con la grazia sacramentale e con la riconciliazione vicendevole, e riproporne uno nuovo con rinnovata energia spirituale ed entusiasmo pastorale-ecclesiale.

 

Non si trascurino i momenti di allegria conviviale e ludica, ponendo a protagonisti i bambini e le persone anziane. Ciò non solo contribuisce a rafforzare la comunione interfamiliare e di gruppo, ma anche a rendere più credibile ed efficace la testimonianza della propria vocazione e devozione mariana.

Art. 16

 

Il Cenacolo non alcun scopo di lucro. Tuttavia vi sia un Registro ove si annotino le offerte libere pervenute in qualsiasi forma al Cenacolo, frutto del loro servizio, che comunque si ispira all’insegnamento di Gesù “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8), o della generosità dei fedeli.

 

E’ ovvio che non bisogna dimenticare di esercitare la carità, con evangelica discrezione, ai poveri.

Art. 17

 

Il Consiglio direttivo incarica un iscritto all’interno dello stesso Consiglio di assumere il servizio di cassiere; mentre ogni movimento viene deliberato da tutto il Consiglio, informando i membri del Cenacolo, almeno due volte l’anno nel corso dell’Assemblea generale, sui movimenti e le risorse effettuati.

 

Le risorse sono gestite esclusivamente dal Consiglio direttivo, il quale, in alcuni casi, può chiedere parere ai Cenacolini, convocando, dopo averla concordata col padre Assistente spirituale, apposita Assemblea generale.

Art. 18

 

La modifica del presente Statuto può essere deliberata esclusivamente dall’Assemblea generale su iniziativa del Consiglio Direttivo o su richiesta di almeno due terzi degli iscritti al Cenacolo.

 

Tale modifica entrerà in vigore dopo l’approvazione della competente Autorità ecclesiastica diocesana.

 

Reggio Calabria, 14 settembre 2012.

                                                                                    Fra Giuseppe Sinopoli