Inno a Nostra Signora della Consolazione
Patrona di Reggio C.

A l’alma Regina – ch’è nostra speranza,
da fiamma divina – commossi d’amore,
o Calabri, ardenti – di santa baldanza,
devoti concerti – leviamo dal cor.

Son belle, son care – le nostre colline,
le sponde ed il mare – raggianti nel dì;
ma raggian più belle – le glorie divine
che a noi da le stelle – tal madre elargì.

Oh! Brilli sul viso – la gioia sincera,
sfavilli nel riso – del limpido sol:
cantiamo! È Maria – la nostra bandiera;
la gloria Ella sia – del calabro suol.

         Ritornello
               O della gente aschenea
               Dolcissima speranza,
               deh! Accogli i nostri cantici
               d’amore e d’esultanza.

               Prega per noi; consolaci,
               Madre del bello amor;
               prega per tutti i miseri,
               prega pe’ peccator.
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".