Mese di Settembre

01 - Mettete il vostro cuore in allegrezza quanto potete e l’allegrezza fondatela
       nella misericordia e bontà infinita che Dio ha per voi.

02 - Mettete nelle mani del vostro Dio il cuore, amando lui solamente, perché mani
       più fedeli, più ricche, più dolci, più benefiche, non potrà trovare.

03 - Ma se Iddio vi volterà le spalle, e vi lascerà in abbandono, di voi che ne sarà?
       Sì, sarebbe pessima la sciagura vostra, ma il peccato non ve la fa conoscere.

04 - Mettiamoci sotto l’ubbidienza, e lasciamoci da quella regolare in tutto, qual cieco,
       colla sua guida: ed ecco che in tutto piaceremo a Dio, e i guadagni e i vantaggi
       che ne riporterà l’anima nostra saranno continui, e saranno immensi.

05 - Morirete al certo, come avete vissuto.

06 - Né pure un momento si deve star in peccato, tanto più che possiamo morire
       ogni momento, e di noi che ne sarà.

07 - Nei decreti eterni di Dio è stabilita la sorte d’ognun di noi: o felice o beata.

08 - Nel comunicarci ci nutriamo, e nutriti, come accade ai viandanti, camminiamo,
       cioé ci avviciniamo sempre più a Dio, per più amarlo.

09 - Nel comunicarci diamo moto alla fede, e sarà ogni comunione di gran profitto.

10 - Nessuna virtù fa lega nell’anima, che con amarsi.

11 - Nessuno può amare che il bene.

12 - Nessuno può mai agire contro la propria coscienza.

13 - Nessuno può mai avanzar cammino, se non tiene sempre fisso dinanzi agli occhi
       il luogo dove ha da arrivare. Se usciti di colà non sapete dove andare, potrete
       stancarvi camminando, ma non potrete mai giungere a luogo alcuno prefisso.
       Il fine in cui ha da incamminarsi il nostro pellegrinaggio egli è la beata Patria,
       e per colà arrivare ci siamo noi ritirati dal mondo, e messi nel deserto
       della Religione.

14 - Nessuno, per quanto ingrato e peccatore sia, deve mai diffidare di potersi
       far gran santo col divino aiuto.

15 - Noi colla povertà ci obbligammo a non aver nulla che fosse nostro in questo mondo
       né in particolare, né in comune.

16 - Noi da Lucifero impariamo ad esser superbi e risentiti.

17 - Noi dobbiamo sempre, quant’è possibile, pensar bene di tutti, e venerar tutti,
       come vuole la carità.

18 - Noi non per esser dotti, ma per piangere i peccati e fare penitenza,
       ci siamo fatti religiosi.

19 - Noi siamo in grande errore se per esser Dio misericordioso, procrastiniamo
       l’emenda, e non correggiamo la nostra mala vita.

20 - Noi siamo nati per morire, e qui stiamo di passaggio; né importa quando e come
       si muore, purché si muoia in grazia di Dio.

21 - Non badate a ragioni e contro ragioni. Anche se vi fosse torto, offritelo a Dio.

22 - Non buttate così al mare i talenti che Dio v’ha dati, il tempo, i lumi, i sensi,
       l’attività, la salute, la vita.

23 - Non c’è giocatore sì pazzo che perde tanto allegramente la sua roba,
       quanto noi perdiamo il Cielo, l’anima, Dio, tutti noi stessi.

24 - Non c’è peccato più contrario a Dio della disperazione della sua pietà.

25 - Non cessi dunque di pregare, e far pregare il Signore, perché dia lume, e fortezza
       a far chi deve la sua santa volontà.

26 - Non ci affascinerà l’interesse, perchè attaccati alla dottrina di Cristo ogni terrena
       comodità la stimeremo qual fango. Non ci alletterà più il mondano onore, perché
       seguendo la dottrina di Cristo lo stimeremo qual fumo. Non ci appagherà il diletto
       carnale, perché seguaci della dottrina di Cristo lo riputeremo veleno.

27 - Statevi nelle croci colla pace del Signore.

28 - Stimatevi felici e di godere nel vostro cuore, quando vi vedrete costernati e agitati
       da varietà di tentazioni.

29 - Non ci vuole molto a saper ognuno cosa ha da fare per vivere da Cristiano:
       basta che rifletta alle parole del santo Vangelo.

30 - Uno dei più sensibili, e pesanti effetti del peccato, è appunto la morte.

"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".