4° Sabato: La Vergine della gioia (24 agosto 2013)
 
Giornata di preghiera e di offerta per la compassione e la carità fraterna

Con il quarto Sabato abbiamo gustato la gioia di ritrovarci insieme a ringraziare e a magnificare la Vergine della Consolazione, "causa, origine e sorgente della gioia messianica".

Ella, col suo fiat, ci ha donato Gesù, il Salvatore, il quale vuole che in noi ci sia "gioia e gioia in abbondanza".

Ella, sorriso di Dio, è quindi la Madre della Gioia, di quella gioia che abbiamo assoluto bisogno, specie in questo tempo in cui tutto sembra concorrere a turbare il nostro cuore con la tristezza e la preoccupazione attraverso eventi "importanti", "pesanti" e, a volte, incomprensibili perché troppo "disumani".

Dall’adorazione Eucaristica abbiamo attinto la consapevolezza che solo in Gesù e nella sua Parola troviamo la gioia della vita e dell’amore, evangelizzata con la semplicità e la tenerezza di un bambino, sul cui volto appare chiara la bellezza della gioia paradisiaca.

Ma per diventare bambini dobbiamo affidarci alla premura materna della Vergine della gioia.

Infatti, don Luigi Cannizzo, parroco della Comunità Ecclesiale "Santa Maria della Candelora", ci ha esortato a ricorrere a Maria, portando le nostre pene e le nostre preoccupazioni, sicuri di essere accolti e consolati.

Sento, pertanto, il dovere di ringraziarlo per averci spezzato il pane della Parola, con semplicità e ricchezza d’animo, e per averci donato, con cuore edificante, Gesù Eucaristia, nostra "Via, Verità e Vita"!

Un grazie speciale anche alla Schola cantorum parrocchiale per la brillante animazione dei canti liturgici!

Un cordiale altrettanto speciale a tutti i devoti che, in questo quarto sabato, hanno portato il dono della propria presenza! Grazie!

Evviva Maria!!! La nostra gioia e la nostra Madre consolatrice!

(fra giuseppe)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".