1° Sabato (30 luglio 2011)
Maria Vergine
Madre e mediatrice di grazia
(a cura di padre Giuseppe Sinopoli)

Il 1° Sabato, in onore della Madonna della Consolazione, abbiamo avuto la grazia e la gioia di "contemplare" la Vergine come "Madre e Mediatrice di Grazia". E’ stato Benedetto XV a concedere a tutte le Diocesi del Belgio la celebrazione della Liturgia delle Ore e della Santa Messa il 31 maggio di ogni anno, su richiesta del card. Desiderio Giuseppe Mercier. Successivamente altre Diocesi, nel mondo, su richiesta dei loro Ordinari e su concessione della Sede Apostolica, hanno avuto il medesimo privilegio.

Il Concilio Vaticano II, nel 1964, ha magistralmente illuminato i cristiani sul significato e sulla potente efficacia di Maria Mediatrice di grazia, puntualizzando al n. 60 della Lumen Gentium: «La funzione materna di Maria verso gli uomini in nessun modo oscura o diminuisce l’unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l’efficacia. Poiché ogni salutare influsso della beata Vergine verso gli uomini non nasce da vera necessità, ma dal beneplacito di Dio, e sgorga dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo, si fonda sulla mediazione di lui, da essa assolutamente dipende e attinge tutta la sua efficacia; non impedisce minimamente l’unione immediata dei credenti con Cristo, anzi la facilita».

La Sacra Congregazione per il Culto divino, nel 1971, ha approvato la Messa, con l’aggiunta del Prefazio, sotto il titolo della "Beata Vergine Maria, madre e mediatrice di grazia", che, in molti luoghi, si celebra l’8 maggio.

"Questa messa - leggiamo nelle Messe della beata Vergine Maria: raccolta di formulari secondo l’anno liturgico" - aderendo fedelmente alla dottrina del Concilio Vaticano II, commemora contemporaneamente la funzione materna e il compito di mediatrice della beata Vergine (cfr Proprio delle messe dell’Ordine dei Servi della beata Vergine Maria, Curia Generalizia OSM, Roma, 1972, pp. 36-37). Ai nostri giorni questa messa viene celebrata in molti luoghi l’8 maggio e qui viene proposta con alcune variazioni e con l’aggiunta del prefazio.

Il formulario, come si conviene, celebra anzitutto Cristo, «vero Dio e vero uomo, unico mediatore (...) sempre vivo a intercedere in nostro favore» (Prefazio; 1 Tm 2, 5; Eb 7, 25; Orazione sulle offerte, Orazione dopo la Comunione). Ma onora anche la beata Vergine madre e mediatrice di grazia, poiché il Padre, «nel mirabile disegno del suo amore» (Colletta; cfr Prefazio), l’ha costituita madre e collaboratrice del Redentore (cfr Colletta, Prefazio). La Vergine Maria e madre di grazia, poiché ha portato nel suo «grembo purissimo (...). Cristo vero Dio e vero uomo» (Antifona d’ingresso) e ci ha donato lo stesso «Autore della grazia» (Colletta; cfr Alleluia). La Vergine Maria è mediatrice di grazia, poiché e stata socia di Cristo nel procurarci la grazia più grande, la redenzione cioè e la salvezza, la vita divina e la gloria che non ha fine (cfr LG 61). Nel formulario la «mediazione» della beata Vergine viene giustamente interpretata come «provvidenza d’amore» (Prefazio): «di intercessione e di perdono, di protezione e di grazia, di riconciliazione e di pace» (Prefazio)".


(In questo Sabato ci ha annunciato la Parola di Dio padre Bruno Macrì,
Maestro dei Novizi)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".