Preghiera alla Madonna della Consolazione di P. Gesualdo Malacrinò


O Santissima Vergine delle Consolazioni, rifugio de’ peccatori, e madre mia, prostrato ai piedi della Vostra Maestà, imploro umilmente per me, e per questa Città di Reggio la Vostra assistenza davanti questa Santa immagine. Fatemi vi supplico, o madre di pietà, fatemi partecipe di tante buone opere, che qui ordinariamente si fanno, e fate sì che oggi io e tutti questi umili divoti potessimo guadagnare davanti la Vostra Santa Immagine questa indulgenza per diminuire le pene che abbiamo giustamente meritate nel Purgatorio, per le nostre offese, delle quali domandiamo perdono a Dio, e ci pentiamo per suo amore, col proposito di meglio operare ajutati dalla sua Santissima grazia. - Conciliate ancora una stabile intelligenza, e concordia fra i principi cristiani per la esaltazione della S. Chiesa Cattolica, e per la estirpazione dell’eresie - Continuate, o gran Vergine delle Consolazioni ad estendere il Vostro braccio miracoloso su questa Vostra divota Città di Reggio, esaudite le mie preghiere, come esaudiste quelle del mio confratello Antonio Tripodi; sì difendetela da tutt’i mali, sollevate, o Vergine pietosa, sollevate, gl’infermi, consolate gli afflitti, soccorrete gli agonizzanti, ed a vera conversione chiamate i peccatori, sì Vergine pietosa non permettete che parta alcuno dalla Vostra Immagine o da questo santo luogo, senza dolore, e remissione delle sue colpe, e fate che tutti ricevono la sospirata consolazione. - O Santissima Vergine, Protettrice, e Madre nostra, stringete al vostro il nostro freddo cuore, e riscaldatelo colle fiamme della vostra ardente carità. Fortificate le anime nostre languide, col vostro latte verginale, e rendetele conformi alla volontà del vostro diletto Figliuolo. Guardate coi vostri occhi pietosi i tormenti inconcepibili delle Anime del Purgatorio, per le quali dobbiamo pregare, e di quelle che a voi piacerà essendo certi che per liberarli non vi sono preghiere più efficaci delle Vostre. Impiegatele ancora, vi preghiamo, affinché noi e i nostri concittadini non fossimo da una morte subitania e improvvisa colpiti, e preservateci il corpo, le abitazioni, ed i beni da ogni funesto accidente, come faceste per lo addietro. Sì o gran Vergine Maria, principale Protettrice, signora ed Avvocata nostra, Voi non potete negarci tali grazie, né quella di procurarci la finale, mentre ve la chiediamo ginocchione davanti la Vostra SS. Immagine, ed istantemente per la estrema tenerezza colla quale accarezzate questo amabile Bambino, che portate in braccio, e che ha dato la sua vita per noi. Oltre di che crediamo la vostra bontà essere sì grande verso di noi che non c’ ispirate la volontà di dirigervi ora le nostre preghiere se non per esaudirle. Assistite dunque o fedele Avvocata e Protettrice nostra, assistete le povere Anime nostre ora e nel punto di agonia contro gli assalti furiosi dei nemici Infernali, accompagnatele davanti al supremo Giudice, e colla vostra intercessione materna procuratele la grazia di lodarvi per sempre, così siete la nostra vera madre di Consolazione quì in terra, ove ci rendete pieni di gioja, e poi colmi di felicità nel Cielo. Così sia.
 

P. Gesualdo Malacrinò

 

"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".