Partorisce senza problemi un figlio morto

Nel 1837 la signora Maria Antonia De Salvo, moglie dell’avvocato Lorenzo Melissari, rimane incinta di due bambini.
Avvicinandosi l’ora del felice evento, sopporta per tre giorni i dolori del parto. Quindi, aiutata dalla levatrice, Musula Scaramuzzino, dà alla luce, non esente da complicazioni, un bel bambino, ma non in perfette condizioni di salute. Infatti, poco dopo muore.
L’altro bambino, purtroppo, è deceduto nell’utero della madre già da ventiquattro ore. La levatrice, dopo vari tentativi inutili per farlo uscire dall’utero, decide di chiamare il medico chirurgo. Il quale consiglia subito l’intervento, altrimenti muore anche la donna. Ma ella non ne vuole sapere e in breve le sue condizioni di salute diventano disperate, tanto che le vengono amministrati gli ultimi sacramenti.
In preda alla desolazione, il marito si reca nella camera attigua della moglie, e, tra le immagini dei Santi appese alla parete, vede anche quella del Venerabile padre Gesualdo. La preleva dalla parete e la porta alla diletta moglie, esortandola a raccomandarsi a lui per ottenere la grazia dal Signore.
Ella prende l’immagine del Servo di Dio e, ponendosela sul seno, ne invoca con grande fede e fiducia il suo aiuto. E dopo pochi minuti, senza alcun dolore e rimedio, partorisce il feto morto. Gli operatori sanitari presenti, vedendo ciò, commentano: «I Santi fanno i miracoli, non noi, con l’arte medica!» (Summarium 9).
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".