Itinerario di santità

per una proposta vocazionale
a cura di p. Giuseppe Sinopoli


Presentazione

Grande successo ha incontrato nell’opinione pubblica l’esposizione dell’«Itinerario di santità del venerabile padre Gesualdo», allestita nell’omonima sala, limitrofa la Basilica dell’Eremo in Reggio Calabria.
Curato dal vice Postulatore della causa di beatificazione ed inaugurato in occasione dell’Anno Gesualdiano (2002-2003). l’itinerario è stato configurato come una rivisitazione delle tappe più significative della vita del Servo di Dio, ben contestualizzate dall’albero genealogico con annesso stemma familiare (frutto delle ricerche di padre Giovanni Musolino), da alcune immagini del paese natìo e di qualche rudere della chiesa distrutta dal terremoto del 1783, dai noti disegni del pittore Giorgio Pinna, dai pregevoli dipinti in olio su tela di autore conosciuto e ignoto, dai documenti olografi, dalle fotografie antiche e moderne e dai frammenti di effetti personali, alcuni dei quali conservati con venerazione dalle Suore del Monastero della Visitazione.
Tra le reliquie primeggiano il lenzuolo ed il bastone che ora si possono ammirare, assieme ad altri segni testimoniali, nella nuova sede - disegnata ad hoc - dirimpetto alla sacrestia del Santuario.
Inoltre, per la prima volta sono state esposte, pure se in fotocopia, le opere del padre Gesualdo, onde consentire agli interessati di prenderne visione. Come pure le biografie più recenti e alcuni numeri del Bollettino «Orizzonti Francescani - Ven. Padre Gesualdo da Reggio Calabria», organo ufficiale della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Reggio Calabria-Catanzaro.
Non potevano mancare, ovviamente, la Croce, il libro della Parola biblica e l’immagine della Madonna della Consolazione: punti di riferimento importanti nella sua vita di uomo, di religioso e di studioso.
Crediamo, pertanto, far cosa gradita ai devoti ed agli studiosi di proporre alcune sequenze fotografiche relative al «pellegrinaggio» spirituale e culturale effettuato - specie in coincidenza con la celebrazione liturgica programmata per il 28 di ogni mese - da un gran numero di persone, provenienti anche da fuori Regione.
Tutti - piccoli e grandi, donne e uomini - si sono «avventurati in questo itinerario spirituale», guidati dalle immagini e dai messaggi per sostare in confidenziale preghiera davanti al venerabile, prima, e ancor di più davanti all’immagine della Madonna della Consolazione, poi.

"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".