Una nuova stella

Il calendario segna
il 31 gennaio del 1803.

Lunedì.

Il sole
è già tramontato
da un pezzo,
ma la gente,
dato l’ultimo saluto
alla salma
dell’uomo di Dio,
torna a casa
più fiduciosa,
perché in cielo
aveva già incominciato
a brillare
una nuova stella,
quella di un figlio
della sua terra,
padre Gesualdo Malacrinò.

(Disegno di Giorgio Pinna: Glorioso transito)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".