Perdutamente innamorato della Vergine della Consolazione

Immensa è la devozione
del padre Gesualdo
verso la Madonna della Consolazione,
che chiama col dolce nome
di «Mamma mia», promuovendone
il culto con la recita pubblica
della corona del Rosario
in ogni celebrazione liturgica.

Egli trascorre lunghe ore al giorno
in struggenti colloqui d’amore
davanti alla sua immagine
raffigurata con il Bambin Gesù
in braccio.

Compone lui stesso in suo onore
una tra le più belle preghiere,
che si conclude con una accorata
richiesta della di Lei materna
e continua assistenza «ora
e nel momento dell’agonia,
contro gli assalti furiosi dell’inferno»
e della sua intercessione
per essere resi pieni di gioia
qui in terra e colmi di felicità in cielo.


Disegno di Giorgio Pinna: P. Gesualdo prega la Madonna della Consolazione)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".