Dalla conversione al sacerdozio

Obbediente a quanto
san Francesco d’Assisi
ordina nella Regola,
padre Gesualdo predica
annunciando «i vizi e le virtù,
la pena e la gloria»
con coraggio e umiltà,
ma anche con sommo rispetto
dei fratelli e delle sorelle
che l’ascoltano.

E non erano rare le volte che,
terminata la predica,
viene avvicinato da persone,
decise di cambiar vita.

Come accade a tre nobili signori,
e cioè: Francesco Lavagna,
Pietro M. Ramires e Gennaro Pellicanò,
i quali non solo abbandonano
la via del peccato, ma, confortati
dalla direzione spirituale
e dalla preghiera
dell’uomo di Dio,
abbracciano la vita sacerdotale.

(Disegno di Giorgio Pinna: Converte tre vanitosi giovani, che poi si fanno Sacerdoti)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".