Come alla festa della Madonna

La notizia della morte
di padre Gesualdo si diffonde
in città e d’intorni in un baleno.

Mons. Cenicola fa suonare
tutte le campane delle Chiese.

La popolazione in massa accorre
in Convento per vederlo, toccarlo,
baciargli le mani e i piedi,
deporre un fiore, recitare
una preghiera.

Per ben tre volte i frati rivestono
il corpo dell’uomo di Dio
di nuovo abito.

I funerali, sia nel Santuario
che in Cattedrale, si celebrano
in forma solenne e vi partecipa
una folla simile a quella
della festa della Madonna.

Prima di procedere alla tumulazione,
il cerusico Felice Musolino,
esperto in salassi, incide il braccio destro
del cadavere e subito fuoriesce
un fiotto copioso di sangue vivo,
destando grande stupore
nei presenti.

(Disegno di Giorgio Pinna: Spillò sangue dal braccio dopo morto)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".