I bambini di catechismo della Parrocchia dell’Itria in ritiro all’Eremo


Che paradiso di grazia e di festa quei bambini dell’Itria

Alle 15.30 di mercoledì 1° giugno un coro di voci bianche, rompendo improvvisamente il silenzio canonico cappuccino, ha intonato il canto della letizia, mentre il cinguettio degli uccellini, di cui alcuni saltellanti sui rami degli alberi ed altri solcanti l’azzurro cielo, lo rendevano, quasi colonna sonora, ancora più armonioso e dilettevole.

Sono i bambini dei gruppi catechistici di terza della Parrocchia "Santa Maria Odigitria" che le loro catechiste Crocetta Gallo, Ilaria Longo, Valeria Longo, Nancy Mendicino, Pina Scarfone e Orsola Toscano hanno accompagnato qui per trascorrere alcune ore in letizia spirituale e umana o, come si suol dire, in ritiro.

Altamente emozionante il saluto alla Madonna della Consolazione, portato subito dopo aver verificato che non mancava nessuno all’appello. Vedere quei piccoli volti angelici letteralmente affascinati e rapiti dallo sguardo tenerissimo della Madre significa percepire l’innocenza che si esalta nell’estasi della contemplazione. Uno stupendo dialogo d’amore che le catechiste aiutano ad esternare con la preghiera dell’Angelo, l’Ave Maria.

La catechista Pina Scarfone prende, quindi, la parola per raccontare, sia pure per cenni essenziali, il legame fortissimo che si è andato instaurando tra la Madonna della Consolazione e il popolo reggino, grazie soprattutto all’intenso amore filiale e alla fervente devozione che hanno testimoniato e sensibilizzato i frati cappuccini, fin dal loro insediamento, qui all’Eremo, nel lontano 1533. Non si può raccontare o scrivere la storia di Reggio Calabria senza il riferimento importantissimo e vitale della Vergine della Consolazione e dei cappuccini, ad alcuni dei quali la stessa Vergine è apparsa in visione.

Tra i frati cappuccini, che hanno avuto il privilegio di godere in visione la Madre della Consolazione, vi è il padre Gesualdo Malacrinò da Nasiti, un piccolo centro urbano dell’hinterland reggino. "Egli, proprio per il suo grande amore al Signore e alla Madonna e per aver vissuto santamente, riposa in questa Basilica".

E’ l’introduzione al prossimo incontro formativo. Fatta, infatti, debita riverenza alla Vergine Maria, le catechiste accompagnano i bambini alla tomba del venerabile, disponendoli a semicerchio. Illustrate le immagini e le lapidi sepolcrali, la Scarfone prende spunto dall’artistico bassorilievo per incominciare a narrare, sempre in stringata sintesi, la vita e le opere di questo illustre cittadino e cappuccino esemplare, ricordando, fra gli episodi più sorprendenti, quello dell’attraversata dello stretto di Messina sul proprio mantello, assieme a fra Mansueto.

Accolte e soddisfatte alcune domande di curiosità, poste da alcuni bambini, ci si porta nel piazzale antistante la Basilica, dove si da il via ai festeggiamenti all’aperto. In cerchio o in formazione spontanea i bambini si esaltano nei giochi, nei canti e nelle preghiere. Una sinfonia di "sapori" che non possono non edificare e non riportare agli anni infantili alcuni anziani, attirati da queste meraviglie di Dio.
 

Dopo tanto "spreco" di energie, ecco una sostanziosa e tonificante merenda, consumata nel refettorio del convento, seguita dalla proiezione di un cartone animato sulla vita di Gesù.

Alle ore 19.00 di nuovo in Basilica per la celebrazione della santa Messa, presieduta dal padre Giuseppe Sinopoli, il quale, dopo il rito del saluto, rinnova il benvenuto nella Casa del Signore, elogiando tutti per il grande messaggio testimoniale offerto dal loro impegno e, soprattutto, dalla loro letizia. "Voi siete i prediletti di Gesù, puntualizza il padre Giuseppe, e noi vi ringraziamo del dono della vostra presenza e della bellezza della vostra bontà, che ci testimoniano quanto sia straordinario e infinito l’amore di Dio verso di noi".

Assai significativi i doni portati dai bambini all’offertorio, assieme ad un bellissimo fascio di fiori quale segno devozionale alla Vergine della Consolazione.

Questo fascio di fiori vivi, si accompagna a tanti altri fiori di carta contenenti le preghiere scritte con l’inchiostro del loro cuore. Eccole:

Ti ringraziamo Madonnina, perché oggi siamo qui.
Proteggici, facci essere lontani dal peccato.
Enrica Michele Riccardo Vincenzo Federica Domenico

Maria, sarò sempre accanto a te
e guarisci le persone malate.
Eugenio

Madonnina mia, ti voglio bene
e sei sempre nel mio cuore.
Peter

Madonnina, ti voglio bene con tutto il cuore,
amo te e Gesù.
Domenica

Maria, aiutaci quando siamo in difficoltà.
Ti vogliamo bene.
Gabriele Maria Mafrici

Madonnina sei la mia più grande amica.
Denise

Madonnina, ti voglio tanto bene.
Giada

Madonnina mia, tu sei la nostra protettrice,
tienimi sempre accanto a te.
Serena

Cara Madonnina, sono venuto oggi per ringraziarti
e per chiederti di far sentire meglio mia nonna.
Giovanni

Madonnina mia, ti voglio bene con tutto il cuore,
tienimi sempre con te.
Vincenzo

Sono venuto da te col cuore puro
e pieno di gioia.
Alessandro

Maria, tu sei la mamma di tutti,
proteggici dovunque andiamo e benedicici tutti.
Grazie.
Giorgia Claudio Domenico

Madonnina, ti voglio tanto bene.
Chiara

Madre mia, ti voglio bene e ti adoro
come nessuna altra persona,
animale o cosa.
Alessandro

Maria, mamma mia,
benedici tutti e proteggici.
Francesca

Madonnina mia, ti voglio bene
con tutto il mio cuore.
Proteggimi tu!
Giuseppe

Madonnina, Tu rimarrai sempre nel mio cuore
e nei miei pensieri.
Giorgia

Sei bambini offrono, infine, tre cartelloni, di cui due con disegnini colorati e altrettanti bigliettini indirizzati a Gesù e con delle foto ritraenti alcuni momenti di vita cristiana, ed uno solo con questa promessa:

"Con la nostra vita e le nostre azioni dobbiamo essere uno specchio che riflette l’immagine di GESU’".

I bigliettini dei due cartelloni, invece, esprimono il sentimento di gioiosa gratitudine verso Gesù per averlo incontrato ed essere stato da lui liberati dalla tristezza del peccato. Ecco i singoli testi:

Grazie Gesù, mia hai fatto fare la prima confessione
e ti prometto che non ripeterò più gli stessi peccati
perché mi hai perdonato.

Gesù quando ho fatto la prima confessione
mi sentivo leggere come una nuvola ed ero pure emozionato
perché ti avevo incontrato (Matteo).

Gesù, oggi ti ho incontrato durante la confessione
e in un braciere ho purificato i miei peccati
che non farò mai più. Aver confessato i miei peccati al prete
che rappresenta te è stato bello. Quando sono tornata a casa
mi sono sentita leggera come una nuvola (Serena).

Gesù, oggi mi hai fatto ricordare che non devo più peccare
perché ti voglio tanto bene e non ti devo offendere più (Gabriele).

Gesù, perdonandomi mi sono sentito bene, libero da un peso.
Io ti vorrò sempre bene, come tu vorrai sempre bene a me.
Perché tu sei giusto e ci ami tutti. E a te dal più profondo
del mio cuore ti dico grazie. Ciao Gesù! Ti voglio tanto bene (Eugenio De Cicco).

Gesù, quando ti ho incontrato nella prima confessione ero molto emozionato
e molto pentito ma ero molto felice perché sapevo che mi avevi perdonato
e che mi ami (Claudio).

Gesù, quando ti ho incontrato nella prima confessione
il mio cuore batteva forte. Ma quando tu mi hai perdonata dai miei peccati
ero felice e prometto di impegnarmi a non farli più (Rachele).

Gesù, mi pento di avere peccato e per questo mi sono confessata
così non li farò più, perché ti voglio bene (Domenica Volontà).

Grazie Gesù, perché mi hai fatto fare una bella confessione,
mi hai tolto i peccati e ora sono più vicina a te (Chiara).

L’esperienza del ritiro è stata definita dai bambini "molto entusiasmante" e hanno espresso il desiderio di ripeterla, coinvolgendo anche i vari gruppi parrocchiali, grazie anche all’accoglienza calorosa e alla pronta disponibilità dei frati cappuccini, ai quali va il nostro più grato ringraziamento.
                                                                                                        Le catechiste
                         (Il servizio fotografico è di Orsola Toscano)


                                 Se vuoi condividere altri momenti di bontà
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                            Se vuoi cogliere i fiori e leggere le preghierine
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"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".