Festa della Mamma (11 maggio 2014)


E’ stata una festa ad alto spessore emozionale quella che i nostri bambini del catechismo hanno voluto organizzare in onore delle loro mamme e delle mamme di tutto il mondo, con particolare attenzione a quelle che sono vittime di disumana sofferenza quotidiana.

Ideata dal parroco, animata dal diacono Pasquale Cuzzilla e amorevolmente seguita dai catechisti, specie nella realizzazione dei disegni e dei canti ballati e mimati, è stata celebrata domenica 11 alle ore 19.30 nel salone del ven. padre Gesualdo Malacrinò da Reggio Calabria.

L’amore verso le loro mamme ha indotto i giovani protagonisti a ritagliarsi del tempo extra in modo da riuscire a preparare ogni particolare artistico e scenico nella forma più ottimale possibile.

Ovviamente il tutto doveva conformarsi come una sorpresa. Per cui sono stati scrupolosamente fedeli nel mantenere la promessa concordata con il parroco, e cioè quella di non svelare nulla, specie alle mamme.

La fase preparatoria si è rivelata una magistrale lezione di vita per noi grandi: quanto entusiasmo, quanta gioia di comunione e condivisione, quanta appassionata e innocente creatività e, soprattutto, quanto amore in questi piccoli-grandi attori!

L’intrattenimento, poi, ha letteralmente “incantato” il pubblico, mentre sul volto di tante mamme e papà ferveva inquieto l’orgoglio di così prezioso dono divino, mentre nei loro occhi danzavano incontenibili le immagini festose dei piccoli-grandi protagonisti, come fossero, e come in realtà sono stati, il più bel capolavoro dell’universo.

Il tutto accuratamente presentato dal diacono Cuzzilla e costantemente accompagnato dalle catechiste.

Canzoni, poesie, letterine, fiorellini e disegni dedicati alla Mamme: un repertorio ricco e vario, come ricchi e vari sono state le effusioni d’amore culminate in un fortissimo abbraccio, reso ancora più saporoso dai dolci preparati dalle mamme convenute.

Subito dopo la conclusione del parroco, è stata consegnata dai figli alle mamme una pergamena, fermando questo momento con uno scatto fotografico, per non dimenticarlo nel tempo.

A seguire, risonanze di allegria ed esibizione di alcune mamme e alcune catechiste sul palco, contagiando i convenuti, i quali ne sottolineavano l’indice di gradimento con raffiche di applausi e grida di esultanza.



 

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"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".