Triduo di preghiera in onore di san Francesco d’Assisi (1-4 ottobre 2013)

Il triduo di preghiera in onore di san Francesco d’Assisi, quest’anno, è stato particolarmente segnato e "sofferto" per l’immane tragedia consumatasi nelle acque marine di Lampedusa.

"E’ una vergogna", ha detto Papa Francesco, con nel volto il segno di un cocente dolore.

Gesù Cristo - avevo scritto non appena appreso la sconvolgente notizia -  continua a morire in croce nei nostri fratelli migranti, in cerca di pace, di un pezzo di pane e di amore. Tra di loro tante donne e tanti bambini! Non ci possono essere giustificazioni o indifferenze di fronte a questa orrenda strage d’innocenti!

Fermiamoci e guardiamo questi nostri fratelli con venerazione e compassione sincera, perché anche le nostre famiglie custodiscono amari ricordi di emigrazione, cercando terre dove vivere più dignitosamente. E possiamo comprendere anche il dramma delle loro famiglie rimaste a casa.

In comunione con Papa Francesco, abbiamo dedicato il giorno della solennità del Serafico Padre alla penitenza e alla preghiera in suffragio dei nostri fratelli che non hanno avuto la gioia di vedere l’alba della nuova speranza in una nazione di pace e di benessere, facendo precipitare le loro famiglie, già provate dall’arroganza della violenza e dall’avidità del potere e del danaro di gente spietata, senza scrupoli.

Riportiamo qui il messaggio pubblicata su facebook venerdì 4 ottobre:

Solennità di san Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia:

Giornata dedicata alla preghiera per i migranti morti nel viaggio della speranza e per la pace nel mondo.

Abbiamo gli occhi pieni dell’immane tragedia nel mare di Scicli e, ancor di più per le proporzioni, di quella dei nostri fratelli morti nel mare di Lampedusa.

Di fronte a questo orrore l’umanità intera deve rendere omaggio coprendosi il capo e il volto della più umiliante vergogna.

E’ un esecrando massacro che si poteva e doveva evitare.

Occhi spenti, cuori fermi, mani inerti e corpi freddi: è il risultato della guerra dei potenti e dell’avidità di danaro delle organizzazioni malavitose e affariste.

Il mondo ha urgente bisogno di pace e di bene, come augurava e pregava san Francesco d’Assisi.

Ha bisogno di amore solidale e cooperativo.

Ha bisogno di braccia che si scambiano in generosi e disinteressati atti d’amore, e di mani che si stringono in dolci catene di comunione e condivisione.

Ha bisogno di grazia e di sana cultura, di gioia e di liberazione, di carità e di speranza.

Ha bisogno di essere famiglia nello spirito e nei carismi, nella ricchezza della diversità di carismi e nella onesta giustizia.

Ha bisogno della Parola che da vita e non delle chiacchiere che illudono e inganno.

Ha bisogno di dignità e di onorabilità.

Con san Francesco, che è stato uno dei più bei doni che il Signore ha fatto al mondo e alla Chiesa, invochiamo la nostra Madre della Consolazione, perché asciughi le lacrime e venga in soccorso delle famiglie di coloro che sono morti nel viaggio della speranza; perché illumini le menti di coloro che governano affinché cooperino veramente fra di loro ponendo in essere ogni risorsa ed energia per la promozione concreta ed immediata del bene comune; perché incendi il cuore di tutti i popoli affinché diventino “casa e calore” di quanti bussano alle porte dei Paesi; perché le fabbriche di armi si trasformino in aziende di benessere sociale, culturale e industriale; e perché ottenga dal figlio Gesù la beatitudine eterna per tutti coloro che hanno lasciato, in modo così inatteso e disumano, la loro vita in mare.

Chiediamo a san Francesco perché ammansisca il lupo della violenza e dell’aviditå e lo trasformi in agnello di pace e di generosità.

Uniamoci a Papa Francesco nella “vergogna” e, soprattutto, nella preghiera e offriamo qualche penitenza, anche piccola, per la pace e per il bene tutti, a qualunque ceto, condizione, cultura, costume e credo si appartenga.

Nella nostra Basilica nella Concelebrazione Eucaristica di questa sera, alle ore 18.30, faremo memoria dei defunti e pregheremo per tutti i migranti e le rispettive famiglie.

Si continuerà a pregare anche domani (5 ottobre), seguendo questo itinerario spirituale:

Ore 16.30: Adorazione Eucaristica

Ore 17.30: Celebrazione dei Vespri

Ore 17.50: Rosario meditato

Ore 18.30: Concelebrazione Eucaristica. Al termine preghiera per la pace nel mondo.

(fra giuseppe)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".