Venerdì santo (2013): Ci ha amato fino a lasciarsi crocifiggere in croce


"Strutturata come una liturgia della Parola, la celebrazione della Passione del Signore ruota attorno al concetto giovanneo di esaltazione: mentre il Figlio muore ucciso, egli riceve gloria dal Padre. La sua morte è la proclamazione della vittoria di Dio sul male e sulla morte come si evince dalla lunga contemplazione di Isaia sulle sofferenze del Servo del Signore che, dopo i dolori e le angosce, «vedrà la luce» (53, 11). 

Su questa radice così forte si innesta la solenne preghiera universale dove l’assemblea intercede per la salvezza di tutto il mondo associandosi così alla grande intercessione di Cristo morente sulla croce: nessun uomo è solo, ma è unito all’amore di Cristo che ha dato la vita per noi.

Ciò che si celebra nella Parola salvifica e nell’intercessione fiduciosa si contempla nella fede attraverso il rito dell’ostensione e dell’adorazione della croce. Nel segno glorioso di Cristo innalzato, non si indulge a toni doloristici o funebri, ma si celebra la gloria della sua passione d’amore. Lo strumento della vergogna ora è
portato solennemente, svelato e mostrato: è icona gloriosa della nostra vittoria e della nostra speranza.

 


Per antichissima tradizione in questo giorno non si celebra l’Eucaristia nell’attesa di celebrarla nella notte sacramentale per eccellenza, la notte della risurrezione. Tuttavia, è prevista la comunione eucaristica: possibilità offerta a tutti per unire la propria vita al sacrificio di Cristo" (www.chiesacattolica).


«In questo giorno in cui “Cristo è stato immolato”, la Chiesa con la meditazione della passione del suo Signore e sposo e con l’adorazione della croce commemora la sua origine dal fianco di Cristo, che riposa sulla croce, e intercede per la salvezza di tutto il mondo» (Preparazione e celebrazione delle feste pasquali, 58).



O Dio, che nella passione del Cristo nostro Signore 
ci hai liberati dalla morte, eredità dell’antico peccato
trasmessa a tutto il genere umano,
rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio;
e come abbiamo portato in noi, per la nostra nascita,
l’immagine dell’uomo terreno,
così per l’azione del tuo Spirito,
fa’ che portiamo l’immagine dell’uomo celeste. 
(Colletta, Liturgia Venerdì santo)



                                                    "Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto"

"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".