La "Pasqua del Signore" (2010)

La nostra vera Pasqua


La notte del sabato santo, anche quest’anno, ha visto accorrere numerosi fedeli per vegliare in preghiera, celebrando la liturgia della Luce, con la benedizione del fuoco nuovo e il rito del “Lucernario” o “Cero pasquale”, acceso colla fiammella del fuoco nuovo e portato processionalmente in chiesa; nel corso della processione i ministri e i fedeli vi hanno acceso la propria candela.

Giunti in presbiterio e collocatovi il Cero, un cantore del Coro Polifonico “Madonna della Consolazione ha intonato l’Exultet, proclamando la vittoria della luce sulle tenebre e invitando l’assemblea a gioire per il compimento profetico del grande mistero pasquale e per essersi congiunti, in questa notte, “la terra al cielo e l’uomo al suo Creatore”.

La Parola di Dio, più articolata del solito, ci ha quindi immerso nel mistero della storia della salvezza, riproponendoci il racconto degli eventi essenziali, dalla creazione del mondo alla liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto, fino alla promessa della Nuova Alleanza e alla proclamazione della vita nuova in Cristo risorto, attraverso anche l’apparizione, come si legge nel Vangelo, degli angeli alle donne nella mattina di Pasqua.

Si è proseguito con la liturgia Battesimale, durante la quale abbiamo rinnovato le promesse del nostro battesimo, la rinuncia a satana, origine e causa del peccato, e la professione di fede.

E, infine, la liturgia Eucaristica, durante la quale si è rinnovato il sacrificio del Corpo e del Sangue di Gesù, vero cibo e vera bevanda. E cioè la nostra vera Pasqua.

L’animazione liturgica è stata, quest’anno, efficacemente coordinata dagli studenti cappuccini fra Ippolito Fortini e fra Luigi Grisi. E si deve soprattutto alla creatività di fra Luigi, coadiuvato da fra Ippolito, dal parroco, dal vice parroco e da alcuni fedeli, l’ornamento floreale dell’artistico tronco d’ulivo, sul quale è stata collocata la statua del Cristo risorto. Mentre l’illuminazione è stata curata da Francesco Lonìa.

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La Pasqua del Signore

"Alleluja, alleluja!"

"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".